L’emergenza Coronavirus è al centro del dibattito mediatico mondiale e ha monopolizzato quasi costantemente gli organi di informazione.
Ma cosa ne pensa la rete? Come si approcciano gli utenti alle conversazioni a tema Covid-19?
Per scoprirlo abbiamo raccolto circa 28.000 tweet che vanno dal 1 marzo al 27 aprile, cercando di capire gli argomenti e le emozioni dei lucani sulla piattaforma Twitter, analizzando anche alcuni hashtag popolari come #iorestoacasa
Analizzando le emozioni espresse nei singoli tweet, e ricavate anche da un'analisi semantica dei testi pubblicati online, è emerso che a prevalere, nei commenti postati dai lucani, è il sentimento di fiducia. Il dato può essere dovuto anche al fatto che la diffusione del virus in Basilicata è stata più contenuta rispetto alle altre regioni. Seguono, tra le reazioni degli utenti della Basilicata, la rabbia e la sfiducia e poi la paura, l'ironia e la tristezza.
Il grafico dei topic rappresenta gli argomenti che sono stati oggetto delle conversazioni degli utenti Twitter della Basilicata. La dimensione della bolla rappresenta il numero e quindi la frequenza dei vari topic. I numeri del contagio la fanno da padrone, con le cifre diffuse ogni giorno dalla Protezione Civile ritwittate e commentate in tempo reale. Particolarmente interessante il tema “esodo”, riferito al massiccio rientro di lucani dal Nord.
Se avete faticato a trovare il lievito o la farina nei supermercati, probabilmente il fatto è legato all’esplosione dell’interesse dei concittadini per la cucina fatta in casa. In questo grafico vengono mostrati gli hashtag correlati a #iorestoacasa e, come possiamo vedere, il cibo ha monopolizzato le conversazioni dei lucani. #pizza, #dolci e #ricette ricorrono spessissimo, assieme ad hashtag come #foodporn e #foodie, tradizionalmente correlati alle foto del cibo. Abbondano anche gli hashtag relativi al mondo della cultura, come #Leggiamo, che sprona alla lettura, o la coppia #BellezzaADomicilio e #LaCulturaNonSiFerma, riferiti alle bellezze paesaggistiche.
Le ricerche relative al Covid-19 hanno monopolizzato Google nel periodo preso in esame, raggiungendo il picco agli inizi di marzo. Le parole più ricercate associate al Coronavirus hanno visto però un’evoluzione: dalle semplici query relative alle notizie e ai decreti, a quelle relative invece ai sintomi e all’autocertificazione, informazioni importanti per le persone costrette a uscire.