L’e-commerce in Basilicata

Il digitale può aiutare le piccole e medie imprese (PMI) a integrarsi nei mercati internazionali, ampliando notevolmente la portata dei servizi commerciali, e può consentire il raggiungimento di nuovi consumatori.

Tra queste tecnologie l’eCommerce, grazie alla sua capacità di favorire l’internazionalizzazione, crea un impatto positivo sulle performance economiche e finanziarie delle imprese, la loro profittabilità aumenta al crescere dell’incidenza dell’export digitale sul fatturato complessivo.

Eppure, nonostante i vantaggi e le opportunità che le tecnologie digitali comportano e la tendenza positiva degli acquisti online, molte PMI continuano a ritardarne l’adozione, situazione che negli ultimi dieci anni ha accentuato il divario tra le piccole imprese e quelle più grandi nell’utilizzo di tali tecnologie.

Partendo da tali premesse abbiamo ritenuto opportuno condurre un’analisi sullo stato di digitalizzazione delle imprese lucane, in particolare sull’utilizzo dell’eCommerce per capire quante sono quelle che hanno aperto un negozio digitale, in quali settori e con quali modalità è gestito.

Dall’elenco Telemaco di Infocamere, scaricato ad agosto 2021, in Basilicata risultano iscritte 840 imprese con attività “ATECO 47.91.1”, con un commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet. A causa dell’incompletezza dei dati riguardanti il dominio web delle imprese e delle caratteristiche di molti di essi, l’analisi degli eCommerce è avvenuta su 254 indirizzi web.

Si tratta di un’analisi tecnica di primo livello basata su determinati criteri: la sicurezza della connessione, la velocità di caricamento della pagina su mobile e PC, l’ottimizzazione della pagina per i cellulari. E un’analisi di tipo legislativo basata sull’esistenza o meno delle informazioni obbligatorie per gli eCommerce: condizioni generali di vendita, Privacy policy e Cookie policy.
Per quanto riguarda la sicurezza della connessione, i negozi digitali della Basilicata sono per la maggior parte dotati di un protocollo di sicurezza https; infatti, sono solo 14 le imprese che non lo posseggono. L’ HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure) è il protocollo per la comunicazione su Internet che protegge l’integrità e la riservatezza dei dati scambiati tra i computer e i siti e che ne rende sicuro l’utilizzo da parte degli utenti.
La velocità di caricamento delle pagine internet su dispositivi digitali come il Personal computer e il cellulare è un altro aspetto importante per il corretto funzionamento di un eCommerce e per la piacevole esperienza d’uso da parte dell’utente. PageSpeed ​​Insights è un software che fornisce rapporti sulle prestazioni di una pagina su dispositivi mobili e desktop e fornisce suggerimenti su come migliorare tale pagina. La sua valutazione va da 0 a 100 dove il termine minimo indica una pagina lentissima mentre quello massimo rappresenta il punto di arrivo. Un punteggio di 90 o superiore è considerato veloce, da 50 a 90 è moderato, al di sotto di 50 il sito web analizzato è valutato lento. Gli eCommerce di Basilicata presentano in media un punteggio di 36,7 per la velocità di caricamento su mobile e un punteggio di 70,44 per la velocità di caricamento su PC. L’altro aspetto importante, ai fini del corretto funzionamento dei siti internet e della positiva esperienza d’uso dell’utente, è l’ottimizzazione degli eCommerce per i dispositivi mobili sempre più utilizzati per gli acquisti online. La maggior parte dei negozi online della Basilicata sono ottimizzati per i dispositivi mobili; infatti, solo 39 non lo sono.
Le vendite online devono avvenire in base alla piena conoscenza della normativa giuridica e dei principali documenti che devono essere pubblicati sull’eCommerce, ovvero le condizioni generali di vendita, l’informativa sulla privacy e la disciplina dei Cookies. La mancanza di tali informazioni può portare a sanzioni per i titolari dei negozi o addirittura alla chiusura degli stessi.
L’eCommerce o commercio elettronico può considerarsi appartenente alla categoria dei contratti a distanza, ovvero conclusi fuori dai locali commerciali e disciplinati dal Decreto Legislativo 9 aprile 2003 n° 70. Il decreto obbliga il venditore a fornire alcune precise informazioni (ragione sociale, domicilio o sede legale, numero di iscrizione al registro delle imprese, numero di partita iva, l’indirizzo di posta elettronica). Su tale aspetto sono 87 gli eCommerce che non mostrano al proprio interno le condizioni generali di vendita: si tratta del 34% dei negozi digitali.
L’eCommerce è soggetto alle regole sul trattamento dei dati personali relativi ad utenti persone fisiche, regole stabilite a livello europeo dal Gdpr (General Data Protection Regulation), disciplina introdotta dal Regolamento Ue n° 679 del 2016. In base al Gdpr, l’utente deve essere informato con linguaggio chiaro e facilmente comprensibile su tutti i trattamenti dei dati attuati dall’eCommerce. Per quanto riguarda la privacy policy, 99 eCommerce non presentano questa informazione al proprio interno, pari al 39% del totale.
I cookies (tecnici, di profilazione e terze parti) sono definiti dal Gdpr “marcatori temporali”, e sono files di testo registrati sul browser di un visitatore di un sito web che permettono di raccogliere dati e parametri di ricerca riferibili al visitatore.
Con l’entrata in vigore del Gdpr i cookie sono considerati dati personali e, inoltre, l’autorità garante della privacy ha stabilito che, affinché il titolare possa tracciare i dati dell’utente tramite i cookie, sia necessario fornire all’interessato apposita informativa e richiedere contestualmente il consenso al loro utilizzo. Su questo aspetto 215 eCommerce non presentano la giusta cookie policy, pari all’85% del totale.