13/11/2025 - Con l’ordinanza della Regione Basilicata che consente ai titolari di concessioni demaniali costiere di tenere aperte le attività di ristorazione anche oltre il periodo balneare, si inaugura un nuovo capitolo per il turismo costiero lucano. È un segnale forte di destagionalizzazione, la parola chiave sulla quale per decenni hanno insistito gli operatori turistici. Come ha spiegato l’assessore regionale Pasquale Pepe, l’obiettivo è “valorizzare le aree costiere, renderle fruibili in ogni mese, dando stabilità alle imprese e nuova linfa all’occupazione”. Dopo esperienze analoghe in regioni come la Campania e la Calabria, la Basilicata coglie l’occasione per dire che il mare non è solo “estate” ma business tutto l’anno. Il modello che vede alta stagione d’estate e chiusura d’inverno appare superato: oggi chi fruisce della costa cerca esperienze distribuite, la mobilità turistica è più fluida, e l’idea di una linea che separa “stagione” e “fuori stagione” perde senso. Nel concreto, cosa cambia? Le imprese balneari/di ristorazione demaniali potranno mantenere attiva la somministrazione di cibi e bevande anche nei mesi tradizionalmente più tranquilli, presentando istanza all’Ufficio demanio marittimo regionale e rispettando i vincoli ambientali. Non si tratta di riallestire la spiaggia in modalità estiva (ombrelloni e lettini in massa), ma di fare della costa uno spazio vivo e attrattivo oltre i mesi caldi. Questo cambia la prospettiva per gli operatori: si apre la possibilità di programmare investimenti, presidiare il territorio, generare flussi e occupazione anche nei mesi prima o dopo la stagione “tradizionale”. Per la regione è un atto di modernità amministrativa, alleato della qualità dell’offerta e della tutela del paesaggio. E anche per il consumatore significa opportunità: la costa non va in letargo, ma si trasforma. Un concetto moderno, anche se continueremo ad amare Loredana Bertè che cantava esattamente il contrario. Era il 1983. I tempi cambiano.