02/10/2025 - Chi ama il vino e spera nella forza del dialogo troverà porte aperte in Basilicata nel 2026. Due notizie che fanno bene al cuore (e anche un po’ all’orgoglio): il Vulture è stato proclamato Città del Vino 2026. Matera sarà Città del Dialogo Mediterraneo 2026. Due titoli che raccontano una regione viva, ambiziosa, pronta a farsi spazio. Nel Vulture – terra di fuoco, vigne e poesia – l’Aglianico è molto più che un vino: è identità, storia, resistenza. Qui oggi una rete di comuni ha unito le forze per raccontare, con visione e compattezza, un territorio che sa lavorare insieme. È proprio questa capacità di fare squadra che ha portato al riconoscimento: non un premio calato dall’alto, ma il frutto di un progetto condiviso, vivo, che affonda le radici nella terra e guarda lontano. Nel frattempo, Matera – la città dei Sassi, già regina della cultura europea nel 2019 – torna al centro della scena con un nuovo ruolo: quello di Città del Dialogo Mediterraneo 2026. Un titolo che apre le porte al confronto tra popoli, culture, idee. In un momento storico segnato da divisioni, Matera diventa luogo d’incontro, laboratorio di convivenza e capitale simbolica di un Sud che costruisce ponti, non muri. Due sfide diverse, ma con lo stesso spirito: unirsi, ascoltarsi, crescere insieme. Dal vino che unisce i paesi del Vulture alle parole che uniscono i popoli del Mediterraneo, il 2026 sarà l’anno in cui la Basilicata si ritaglia un nuovo spazio da protagonista. E allora sì, nunc est bibendum ma anche loquendi. Ce n’è molto bisogno nel mondo. La Basilicata è pronta.