25/09/2025 - L’Italia ha recentemente approvato una legge nazionale sull’intelligenza artificiale, in linea con il regolamento europeo (AI Act). Tra i relatori della norma, anche il senatore lucano Gianni Rosa.
La legge introduce obblighi stringenti e opportunità concrete per enti locali e regioni: trasparenza, controllo umano, sicurezza e protezione dei dati personali diventano requisiti essenziali per ogni applicazione dell’AI. Allo stesso tempo, si apre lo spazio per sperimentazioni, progetti pilota, ricerca, anche con il coinvolgimento attivo del sistema delle imprese, motore essenziale di competenze, ricerca applicata e visione tecnologica. Un settore nel quale Eni, protagonista industriale, da anni investe in modo strutturato.
E la Basilicata? Negli ultimi anni, la regione ha fatto passi avanti importanti: tutti i Comuni sono attivi al SUAP; oltre 25.000 cittadini formati con il progetto Digitale Facile; convenzioni con l’Università della Basilicata per rafforzare le competenze digitali; avviata la digitalizzazione del sistema sanitario e del patrimonio culturale; attivo il Geoportale RSDI per i dati territoriali. Con la muova legge i processi digitali possono essere ulteriormente automatizzati e semplificati. Non tutti i territori, però, hanno infrastrutture adeguate o personale formato. La sostenibilità economica e l’equità territoriale restano priorità, così come la necessità di una governance chiara e trasparente sull’uso dei dati e degli algoritmi. La Basilicata ha già le basi per cogliere questa sfida. Ora serve un salto di qualità: investire in competenze, infrastrutture e - soprattutto - rafforzare le collaborazioni tra istituzioni pubbliche e imprese innovative per una strategia condivisa che faccia dell’intelligenza artificiale uno strumento concreto di sviluppo, inclusione e competitività per tutto il territorio.

