18/09/2025 - Tra annunci, delibere e incontri pubblici, emergono – in Basilicata – segnali che vanno letti non solo nella loro dimensione locale, ma anche in relazione a un più ampio riposizionamento strategico: quello delle Regioni italiane, chiamate ad allinearsi alla revisione degli indirizzi europei per il ciclo dei fondi 2021–2027, recentemente rimodulati dal vicecommissario europeo Raffaele Fitto. L’obiettivo non è più solo spendere risorse, ma orientarle in modo coerente verso sfide cruciali: coesione territoriale, contrasto allo spopolamento, transizione ecologica e inclusione sociale.
In questa nuova logica europea si inserisce la proposta dell’assessore Francesco Cupparo, che ha annunciato la realizzazione di un nuovo studentato a Matera. Un progetto che va ben oltre il semplice diritto allo studio: punta a costruire un ecosistema urbano capace di trattenere i giovani lucani, offrendo loro non solo formazione, ma qualità della vita e prospettive. Il riferimento al modello del social housing è centrale: non più residenze universitarie pensate come strutture isolate, ma spazi integrati nel tessuto cittadino, accessibili e sostenibili, capaci di attivare dinamiche sociali virtuose. Un intervento, questo, che rientra pienamente nella visione europea di rigenerazione urbana e inclusione abitativa, oggi al centro delle politiche di coesione. Sul fronte della sicurezza ambientale, l’assessore Pasquale Pepe ha annunciato lo stanziamento di oltre 35 milioni di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico, grazie all’approvazione della nuova graduatoria regionale per il finanziamento degli interventi, nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione 2021–2027. Un cambio di marcia che risponde alla necessità, dettata anche dall’Europa, di prevenire i rischi naturali e di investire in progetti capaci di generare impatto strutturale sul territorio, non più frammentati ed emergenziali, ma parte di una strategia di adattamento climatico a lungo termine. Infine, l’assessore alla Salute Cosimo Latronico ha partecipato a un incontro dedicato ai diritti delle persone con disabilità, ribadendo che la Regione è impegnata con interventi concreti per una Basilicata più inclusiva. Un’affermazione che acquista un significato particolare se letta alla luce del nuovo orientamento europeo, che chiede agli enti territoriali di porre l’equità e l’accessibilità al centro della programmazione. Inclusione non come slogan, ma come criterio guida per allocare risorse, disegnare servizi e costruire politiche pubbliche.
Tre assessori, tre interventi che riguardano ambiti diversi ma strettamente interconnessi — abitare, ambiente, diritti — e che raccontano di una Regione che sembra finalmente cogliere la sfida posta dalla nuova stagione dei fondi europei: non rincorrere le risorse, ma costruire politiche che le meritino. Se questa direzione sarà mantenuta, la Basilicata potrà passare da “terra che riceve” a territorio che progetta e guida il cambiamento, con coerenza, visione e radicamento nei bisogni reali delle comunità.

