Doctor is using show screen for medical diagnostic analysis on modern virtual screen network connection. Medical technology concept.

L’AI sempre più alleata dell’uomo

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la medicina, migliorando diagnosi e trattamenti. Se n’è parlato a Matera al congresso Fadoi-Anìmo

19 giugno 2025
2 min di lettura
19 giugno 2025
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19/06/2025 - L’AI è un temibile sconosciuto o un alleato? Ne abbiamo parlato più volte, soprattutto nei nostri podcast mensili. Con una velocità alla quale sembra difficile stare dietro, l’intelligenza artificiale è ormai uno strumento che pervade qualunque azione umana, dal linguaggio alla praxis. In ambito sanitario lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sta ridefinendo il modo con cui vengono diagnosticate e trattate le malattie, ma anche il modo con cui si organizza l’assistenza sanitaria. L’AI utilizza algoritmi di apprendimento automatico ed analisi dei dati per elaborare grandi quantità di informazioni mediche in modo rapido ed accurato, con l’obiettivo di rendere sempre più precise le decisioni cliniche e di contribuire ad un miglioramento degli esiti di salute dei pazienti. Perché ne parliamo? Per due motivi, perché a Matera si è tenuto il congresso regionale Basilicata Fadoi-Anímo dal titolo “La medicina interna ospedaliera tra intelligenza artificiale e tailor therapy”. Fadoi Anímo è l’associazione nazionale degli infermieri di medicina che promuove lo sviluppo professionale per l’assistenza e a Matera ha fatto il punto sull’evoluzione della tecnologia avanzata e l’approccio sempre più personalizzato al paziente ed il ruolo dell’intelligenza artificiale nella medicina interna ospedaliera. E poi ne parliamo per una bella notizia che riguarda la Basilicata. È infatti lucano il professor Vito Cantisani, vice-preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’Università “La Sapienza” di Roma che è diventato il presidente degli ecografisti europei (esattamente presidente dell’EFSUMB, European Federation of Societies for Ultrasound in Medicine and Biology, 17.000 soci provenienti da 27 Paesi europei). Cantisani, in più occasioni, ha ribadito come l’intelligenza artificiale, in ambito diagnostico, “può diventare un prezioso alleato per prevenire errori legati alla stanchezza, allo stress, alle condizioni oggettive che viviamo ogni giorno, generando referti più completi e più veloci”. Di intelligenza artificiale e biotecnologie abbiamo parlato, nei mesi scorsi, anche nella puntata del Podcast di Orizzonti che ha avuto ospite la professoressa Loredana Zollo, preside della facoltà di ingegneria dell’università Campus Biomedico di Roma. Si può riascoltare qui.

 

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