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Mare balneabile e cinque bandiere blu

L’estate lucana promette bene. Le coste sono il vero punto di forza dell’estate lucana, il punto di partenza per ogni strategia turistica

15 maggio 2025
3 min di lettura
15 maggio 2025
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15/05/2025 - L’estate lucana promette bene, con due ottime notizie che riguardano il mare: anche per il 2025 le acque delle due coste risultano idonee alla balneazione, secondo le analisi di Arpab, e confermano le bandiere blu con il riconoscimento della ong FEE (Foundation for Environmental Education) che premia 246 località rivierasche italiane (+10 rispetto al 2024). Dunque, Maratea, in provincia di Potenza, e Bernalda, Pisticci, Policoro e Nova Siri, in provincia di Matera confermano il titolo dello scorso anno e degli anni precedenti. È il vero punto di forza, il mare blu, dell’estate lucana, il punto di partenza per ogni strategia turistica che non può certo rincorrere modelli che altrove si sono mostrati fallimentari. Sostenibilità, spirito di comunità e diversità sono ormai le tre parole chiave del viaggiatore, cittadino temporaneo. È il modello al quale ci ha educato Matera. È ormai consapevolezza diffusa che il continuo aumento della domanda turistica internazionale possa generare ricadute negative sulla qualità della vita dei residenti, imponendo una riflessione seria sulla gestione delle destinazioni e sul corretto equilibrio tra i bisogni dei turisti e le esigenze delle popolazioni locali. A fine aprile, a cavallo dei numerosi ponti che ci sono stati, abbiamo ascoltato la voce della direttrice dell’Apt di Basilicata, Margherita Sarli (il podcast si può riascoltare qui) che, un po’ per scaramanzia un po’ perché i numeri sono la dannazione dei dirigenti pubblici, non si tirava indietro rispetto alla previsione di picchi di overtourism in Basilicata. Lo stesso, per esempio, davanti a cifre ben più consistenti, ha fatto nei mesi scorsi anche il sindaco di Napoli. Come è andata, dunque in Basilicata, nella prima prova d’estate? E siamo davvero sicuri che quel modello di moltiplicazione delle presenze, attraverso strategie di incoming e appositi contratti con operator internazionali sia la strada giusta?  Intanto registriamo la soddisfazione istituzionale: “I ponti del 25 aprile e del 1° maggio hanno fatto registrare numeri straordinari sul fronte turistico in Basilicata” (Vito Bardi). Matera, Maratea, Castelmezzano (per il nuovo attrattore della slittovia) e Castelsaraceno (per il ponte Tibetano) in testa. Il turismo è vitale, sicuramente, e per nostra fortuna non abbiamo visto scene di scarsa appartenenza ai luoghi con avanzi di bivacchi. È dunque un vantaggio per la Basilicata poter individuare in anticipo soluzioni capaci sia di regolare i flussi turistici, sia di incentivare la fruizione delle aree interne della regione, meno conosciute ma altrettanto ricche di tesori da scoprire. Fondamentale il rapporto tra cittadini, turisti e operatori del settore, sulla selezione delle priorità, sulla autenticità delle destinazioni e sul ruolo giocato dalla cultura contemporanea. Posto che ogni cittadino può essere a sua volta un turista e che tutti i turisti sono anche cittadini, la Basilicata, anche per i modelli già sperimentati, è il luogo ideale per valorizzare l’importanza che la collettività ha nella promozione non solo del patrimonio materiale ma anche di quello immateriale. Un cambio di paradigma per ciò che concerne la domanda di turismo culturale, la quale ricerca in maniera crescente esperienze culturali caratterizzate da asset immateriali e da un coinvolgimento diretto e attivo. Intanto la nuova stagione parte con due buone notizie. 

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