10/04/2025 - Partiamo da un dato incoraggiante. Potenza e Matera sono modelli di city vision nella top 20 dei capoluoghi del Sud più smart. La graduatoria è stata stilata tramite il City Vision Score, l’indice sviluppato da Blum e Prokalos (le due società che collaborano per analizzare e valutare ogni anno il livello di smartness delle città italiane) per misurare il livello di innovazione e trasformazione digitale dei comuni italiani attraverso sei dimensioni chiave: Smart governance, Smart economy, Smart environment, Smart living, Smart mobility e smart People. La Basilicata è presente con due capoluoghi nella top 20, Potenza (al quinto posto) e Matera (tredicesima). Il dato è stato comunicato nella giornata “Smart south” a Napoli alla quale ha partecipato, in rappresentanza della Basilicata, la città di Matera, e ci dice che la regione è un esempio virtuoso di come la tecnologia possa essere utilizzata per migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere le città più sostenibili, efficienti e inclusive. Fin qui tutto bene. Anzi, il dato è utile se si considera che parliamo di Italia interiore, aree interne. La nota dolente, dolentissima, è che in questi giorni l’Istat ha diffuso gli indicatori demografici del 2024 (dati al 1° gennaio 2025). In venticinque anni la Basilicata ha perso 71 mila abitanti, la provincia di Potenza dal 2000 ad oggi ha perso il 14% della popolazione, quella di Matera il 7,6%. Ci sono 14 comuni che tra il primo gennaio 2025 hanno avuto un saldo positivo: per alcuni (Scanzano Jonico, Policoro, Nova Siri, Viggiano, Marsicovetere), cioè i comuni della fascia jonica con una vivace economia nel settore dell’agrindustria e due comuni dell’area dell’industria dell’Oil&gas. Dunque, i dati ci dicono: in Basilicata abbiamo città smart ma sempre meno popolate (lo sono anche i due capoluoghi); seppure di poco, la demografia cresce o comunque non arretra dove ci sono significative presenze industriali. Serve sviluppo, insomma, ed è importante che esso sia spinto in un contesto di sostenibilità. Ma il secondo aspetto, senza il primo, rischia di essere un contenitore senza contenuto.

