14/05/2021 - Ogni tanto leggo di qualche isola o di qualche cittadina che si autoproclama “Covid free”. Capisco il tentativo – umano, umanissimo – di primeggiare nella corsa all’appetibilità turistico-mediatica – assisteremo nei prossimi mesi e anni a un darwinismo turistico semplicemente mostruoso – e il bisogno di chiamarsi fuori dalla paura del flagello virale. Ma per onestà intellettuale bisogna pure che qualcuno prima o poi dica che la locuzione “Covid free” a proposito di organismi sociali complessi è falsa e scientificamente sbagliata. Essere in possesso di un tampone negativo non esclude scientificamente che il virus non si stia moltiplicando in un corpo proprio in quei minuti, oppure che lo si prenda immediatamente dopo averlo realizzato. Dichiararsi “Covid free” avrebbe senso soltanto se si aggiungesse una locuzione veritiera e auto-ironica come “in linea di massima” o “almeno così pare”. Ma esplicitare così spavaldamente la propria estraneità al virus è davvero arrogante e antiscientifico, e rischia di rendere ancora più triste il disperato tentativo di alcuni di salvarsi prima degli altri, meglio degli altri, nonostante gli altri.