Agrivanda è l’iniziativa di riqualificazione agricola e funzionale delle aree adiacenti al COVA, con coltivazione, raccolta e trasformazione di colture officinali e ripristino della biodiversità di colture autoctone. La coltivazione della lavanda e la presenza delle api come biomonitori sono gli elementi caratterizzanti di questa iniziativa realizzata con la regia della Fondazione Eni Enrico Mattei, che nasce con la piantumazione di un campo pilota nel 2018.
Nel 2022, dalla raccolta di 2,5 tonnellate di lavanda, sono stati estratti 28 litri di olio essenziale utilizzati per realizzare una linea di prodotti cosmetici a scopo dimostrativo, e prodotti 50 chilogrammi di lavanda essiccata utilizzati, poi, per realizzare sacchetti profumatori.
Per estendere il panorama varietale delle officinali, negli anni alla lavanda si è aggiunta la coltivazione dello zafferano e delle rosa damascena, con la loro ampia gamma di impiego. Solo nel 2022 sono stati raccolti circa 33.300 fiori di zafferano coltivato in campo e 1.300 fiori coltivati in serra, per una produzione totale di 120,32 grammi di pistilli essiccati.
A seguito delle attività di recupero di vigneti e oliveti presenti nelle aree interessate dal progetto Agrivanda è stato possibile raccogliere nel 2022, 32 quintali di uva e 253 chilogrammi di olive, da cui sono stati ottenuti 40 litri di olio.