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La tutela della biodiversità

L’impegno di Eni in Val d’Agri in linea con le buone pratiche riconosciute a livello internazionale.

La conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici (BES) è necessaria per il benessere umano ed è una componente chiave nell'agenda di sviluppo sostenibile globale e nei target della Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica, di cruciale importanza per Eni ed i suoi stakeholder.

In base al modello di Gestione BES, attraverso l'applicazione della Gerarchia di Mitigazione, Eni dà priorità alle misure di mitigazione preventive rispetto alle correttive, mirando al miglioramento continuo nella gestione della tematica, volto ad evitare la perdita netta di biodiversità oppure ottenere un incremento, a seconda dei rischi specifici associati al progetto e al contesto specifico con cui interagisce.

Anche in Basilicata, l'approccio di Eni alla gestione della Biodiversità e dei Servizi Ecosistemici assicura che le interrelazioni tra l'ambiente naturale, il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile delle comunità locali siano identificate e gestite correttamente.

Eni è stata fra le prime aziende del settore a riconoscere l'importanza di integrare la conservazione della biodiversità nei Sistemi di Gestione Ambientale delle realtà operative, avviando in Val d’Agri il primo progetto sulla Biodiversità già nel 2003, su base volontaria. Da allora l’impegno di Eni per la biodiversità è continuato, crescendo su solide basi scientifiche e adattandosi alle sempre più consolidate buone pratiche internazionali.

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Le tappe di un percorso ventennale

Ripercorriamo nel dettaglio le attività condotte in questi anni.

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