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Lighthouse: la digitalizzazione parte dal Cova

Una leva fondamentale per migliorare i risultati in termini di salute, sicurezza e ambiente, efficienza produttiva, gestione e integrità degli asset.

A Viggiano il primo impianto Eni totalmente digitale

Nasce dal Cova il piano di trasformazione di Eni che utilizza la digitalizzazione come acceleratore del modello integrato di crescita sostenibile.

Il Cova è il primo impianto di Eni interamente digitalizzato, un traguardo che ha aperto  nuovi importanti scenari per migliorare ulteriormente i risultati in termini di salute, sicurezza, ambiente e efficienza produttiva. 
 
Con la digitalizzazione si semplifica la gestione delle operazioni, aumentano la flessibilità e la rapidità nel prendere decisioni, la capacità di predizione degli eventi, la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni. Vantaggi che si riflettono anche nei rapporti che Eni intrattiene con i propri stakeholder: le nostre attività sono vincolate da regole stringenti, talvolta più vincolanti delle normative vigenti. Poter dimostrare quanto viene fatto in modo semplice, rapido e organizzato è sicuramente un valore aggiunto.

La prima fase della digitalizzazione dell’impianto è stata portata avanti da team di lavoro composti da tecnici di sito, referenti operativi di sede, tecnici ICT e data scientists che hanno lavorato in “stanze”, ognuna focalizzata su temi specifici. Il lavoro è proceduto per step intermedi e ravvicinati, chiamati sprint, che hanno consentito di raggiungere rapidamente l’obiettivo finale del primo rilascio dei sistemi digitali e dei modelli.

Che cos’è una Lighthouse per Eni?

La Lighthouse per Eni è un impianto integralmente digitalizzato in cui vengono concentrate le tecnologie più innovative. Queste vengono scelte, utilizzate e valorizzate attraverso le conoscenze e le esperienze delle persone di Eni. La Lighthouse consente all’impianto di ottenere benefici in ambito di sicurezza, asset integrity, ambiente, efficienza operativa ed energetica. In altri termini, la Lighthouse è una “biblioteca” dove al posto dei libri ci sono le tecnologie; le persone vi accedono, scelgono quelle più adatte al sito e le integrano nelle loro attività lavorative quotidiane in un processo continuo di miglioramento ed evoluzione e in stretta collaborazione con la sala di monitoraggio centrale di San Donato Milanese.

Il progetto di digitalizzazione del Centro Olio Val d’Agri ha consentito di aumentare in maniera misurabile il grado di efficienza e di sicurezza delle nostre operazioni.

di Francesca Zarri - Director Technology, R&D & Digital

La digitalizzazione del Centro Olio Val d’Agri ha portato alla creazione dello IOC (Integrated Operation Center) un pannello di controllo che raggruppa e visualizza le informazioni relative ai processi più rilevanti per il Centro Olio Val d'Agri e consente di accedere anche ai modelli predittivi.

Con lo IOC quindi si può:

  • avere una vista real time sui principali KPI dell'asset aggregati in maniera centralizzata;
  • accedere alle informazioni chiave ed essere sempre allineati, anche con alert preventivi, sullo stato dei principali fenomeni relativi all'asset;
  • accedere a tutte le informazioni chiave da un'unica dashboard, con la possibilità di interrogare anche i sistemi legacy.