Consorzi industriali, sì dal Consiglio regionale

Nasce Api-Bas, ma il consorzio di Matera rimane autonomo. Passa di mano la gestione della rete di distribuzione delle acque ad uso industriale

Alla fine la riforma del consorzio industriale di Potenza è stata varata. Nonostante i voti risicati, qualche no, qualche assenza strategica e molte concessioni rispetto al disegno di legge originario, l’Api Bas, fortemente voluta dall’assessore alle attività produttive Francesco Cupparo, è stata votata in Consiglio regionale.

Con l’ok al disegno di legge si autorizza la Giunta a costituire con propria deliberazione entro 30 giorni una società per azioni denominata “Aree produttive Industriali Basilicata Spa” (API-Bas Spa). Il vecchio consorzio industriale va in pensione con il suo carico di debiti che, però, non passeranno alla nuova società a totale capitale pubblico, 5 milioni di euro per partire. I lavoratori, invece, trasmigrano per le necessità che saranno individuate, non è escluso un programma di prepensionamenti. Rispetto all’impianto originario della riforma la novità sostanziale riguarda il consorzio materano che “potrà”, ma non è obbligato, aderire alla nuova S.p.a. a scioglimento avvenuto dell’omologo potentino. E nel caso di adesione, a Matera resteranno sede e dipendenti. Un compromesso che elimina il motivo principale che aveva portato il Consiglio regionale a un passo dalla crisi per le dimissioni di Cupparo.

Il cuore della riforma è nell’art. 2, che prevede l’attribuzione della gestione della rete di distribuzione delle acque ad uso industriale all’Ente gestore del servizio idrico integrato in Basilicata. Tra le altre funzioni, la nuova società ha anche il compito di promuovere le aree produttive regionali attraverso azioni di marketing.