Per combattere il cambiamento climatico, uno degli approcci più efficaci è quello dell’energia circolare: trovare il modo per fissare l’anidride carbonica e riutilizzarla può essere una strategia vincente
Obiettivo: ridurre le emissioni
Uno dei metodi su cui Eni sta investendo di più è quello della biofissazione: opportunamente ingegnerizzandoil processo naturale di fotosintesi, le molecole di CO2 vengono biofissate da parte di alghe microscopiche
La forza delle alghe
Queste alghe sono coltivate all’interno di fotobioreattori, ed illuminateattraverso un sistema a LED che garantisce il funzionamento continuonell’arco delle 24 ore, a qualsiasi latitudine
I fotobioreattori
500
tonnellate di CO2
1000
tonnellate di biomassa l’anno per ettaro, intrappolando
La luce emessa dai LED è alle lunghezze d’onda preferite dalle alghe per la fotosintesi,come nell’impianto allestito nel Centro di Novara. Su un ettaro di coltivazione, si può arriva a produrre
Un sistema ad hoc
La biomassa prodotta è una farina algale che può essere ancora riutilizzata: valorizzata come prodotto per mercati alimentari, oppure utilizzata come intermedio per estrarre un bio-olio adatto alla trasformazione in biocarburante avanzato
Riutilizzare, ancora
Le energie rinnovabili marine sono importantissime per Eni: per questo è stato inaugurato il laboratorio di ricerca congiunto tra l’azienda e il Politecnico di Torino. L’obiettivo è ampliare il campo d’azione e di studio per tutte le fonti di energia marina