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Il percorso di implementazione di temi legati al rispetto dei diritti umani nella supply chain è stato avviato nel 2007.
Abbiamo adottato delle Linee Guida per la tutela e la promozione dei diritti umani che contengono una sezione dedicata ai rapporti con i fornitori. Gli strumenti di Eni dedicati al rispetto dei diritti umani da parte dei fornitori sono:
Valutiamo i nostri fornitori attraverso criteri definiti da uno standard internazionale: ci preoccupiamo che anche loro rispettino i diritti umani.
Eni considera il rispetto e la tutela dei diritti umani in ogni fase del rapporto con i fornitori, che pertanto vengono sottoposti ad una valutazione strutturata, volta a verificarne e a monitorarne la conformità rispetto ai principali standard ILO e, in particolare:
La Vendor List di Eni contiene più di 7.200 fornitori qualificati. Per avviare il percorso di qualifica nelle Vendor List di Eni, un fornitore è tenuto a dichiarare la propria adesione ai principi e agli standard internazionali in materia di diritti umani, tra cui la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, i principi del Global Compact e il Codice Etico di Eni, oltre che ai requisiti specifici dettati dalla certificazione SA8000.
Oltre a queste attività che sono parte integrante del processo di procurement, si porta avanti da anni un programma di assessment sui fornitori che svolgono le attività più a rischio o che sono attivi nei paesi critici, per verificarne sul campo l’effettiva rispondenza ai principali standard ILO.
I criteri di selezione dei fornitori da sottoporre ai programmi di assessment includono: la localizzazione geografica; i diversi tipi di beni, servizi, lavori; il tipo di proprietà /composizione azionaria (Locale - Internazionale - Misto); tipo di società (filiale, società locale, ecc.); dimensioni (fatturato/numero di impiegati); eventuali segnalazioni di rapporti critici; categorie di forniture ritenute critiche.
In particolare nel 2016 sono stati effettuati, in aggiunta alle ordinarie verifiche svolte durante le fasi di qualifica:
A supporto di tale attività, nel 2016 sono state formate come Auditor SA8000 2 risorse nelle seguenti consociate: Ghana e Turkmenistan. Il totale di risorse formate raggiunge così le 36 unita, tra cui 2 Lead Auditor.
Dal 2008 ad oggi sono stati eseguiti 149 audit in ottica SA8000 presso 14 realtà (Cina, Congo, Angola, Nigeria, Pakistan, Timor Est, Ecuador, Mozambico, Indonesia, Algeria, Ghana, Vietnam, Kazakhstan e Italia).
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Unità di misura | 2014 | 2015 | 2016 | |
---|---|---|---|---|
Fornitori sottoposti a procedure di qualifica incluso screening sui diritti umani | 3.846 | 2.806 | 4.728 | |
% procurato verso fornitori sottoposti a procedure di qualifica incluso screening sui diritti umani | (%) | 90 | 87 | 96 |
Audit SA8000 effettuatib | (numero) | 20 | 16 | 24 |
- di cui follow-up | 12 | 8 | 8 |
(a) nel 2015 includono le ore del corso relativo alla “non discrimination”; nel 2016 comprendono sia il corso di “non discrimination che il corso di “human rights”
(b) Il dato include Audit SA8000 su 8 fornitori / sub-fornitori in Ecuador, Vietnam, Algeria, Ghana e 8 follow-up su Audit SA8000 svolti nel 2014 in Mozambico, Indonesia, Angola, Pakistan.
(c) la diminuzione della percentuale di contratti contenenti clausole sui diritti umani è principalmente dovuta ad un affinamento della metodologia di calcolo.
Queste attività integrano il più ampio sistema di gestione dei fornitori (Vendor Management System) che prevede la qualifica degli stessi attraverso la valutazione, verifica e monitoraggio delle capacità tecniche, organizzative e gestionali, il rispetto dei requisiti HSEQ, l’affidabilità etica reputazionale, la solidità economica finanziaria in conformità agli standard definiti da Eni e basati su best practice internazionali.
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