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Sostenibilità
Per la prima volta 75 bambini congolesi trascorrono le vacanze nella colonia Eni di Cesenatico: tra nuove amicizie, divertimento e scambi culturali.
La scorsa estate 75 bambini congolesi hanno lasciato per qualche giorno Pointe-Noire per trascorrere le vacanze nella colonia “Soggiorno Marino Eni di Cesenatico” insieme a bambini italiani e kazaki. Tra giochi e divertimento, l’iniziativa è stata l’occasione per fare amicizie, conoscere una cultura diversa e aprirsi a nuove possibilità. Sin dalla fondazione, Eni ha instaurato un rapporto molto stretto con le sue persone, che negli anni maturano un forte senso di appartenenza e orgoglio: la colonia di Cesenatico rientra nel solco di questi progetti di coinvolgimento.
Eni Congo per il 2017 ha scelto di proporre per la prima volta una colonia estiva in Italia. La città selezionata è stata Cesenatico, una delle mete turistiche più ambite della Riviera adriatica. I bambini congolesi si sono imbarcati a Pointe-Noire per raggiungere l’Italia dove sono stati accolti dai figli del personale Eni e dagli orfani del Kazakhstan. In tutto la colonia ha ospitato 390 bambini.
La colonia estiva rappresenta un momento importante nella vita dei giovani e l’opportunità di conoscere nuovi ambienti e visitare un nuovo Paese, fare nuove conoscenze e condividere momenti da conservare per tutta la vita. Era il 1979 quando fu organizzata la prima vacanza di Eni Congo (che ai tempi si chiamava Agip Recherches Congo), grazie a un accordo tra la direzione generale e le parti sociali. Questa prima esperienza fu ospitata a Gamboma, anche conosciuta come Gam City, una città a 272 chilometri da Brazzaville nella parte centrale del Paese, nel dipartimento degli Altopiani.
Cesenatico, un centro vacanze vista mare
L’ideazione e la realizzazione del “Soggiorno Marino Eni Cesenatico” furono affidate all’architetto Giuseppe Vaccaro, seguace dell’architetto francese Le Corbusier. Agip decise di costruire questo centro vacanze per ospitare i figli dei propri dipendenti nella primavera del 1937. Vaccaro volle lasciare un messaggio per i bambini che avrebbero soggiornato qui: in qualsiasi momento della giornata, la visione del mare non dovrebbe mai perdersi. In ogni sala, per le scale, all’interno del refettorio e sotto le grandi verande e nella piazza, la vista e il vento salato del mare accompagnano il giorno e la notte. Anche grazie a questa intuizione dell’architetto bolognese, il soggiorno diventa un’esperienza indimenticabile, ogni giorno diversa. Inoltre, sono proposte molte attività sportive, come vela, windsurf, calcio, beach volley, basket, ma anche laboratori di cinema, teatro e musica. Il progetto non sarebbe stata possibile senza il supporto e l’impegno del Direttore Generale di Eni Congo, Lorenzo Fiorillo, e dell’ambasciatore italiano in Congo, Andrea Mazzella. Altrettanto importante è stato l’apporto della divisione Risorse Umane, Organizzazione e Servizi e del suo responsabile, Gui Rodrigue Baloukoula.
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