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Eni e AMA hanno sottoscritto oggi un accordo per avviare la raccolta di oli alimentari esausti prodotti nelle abitazioni dei propri dipendenti, affinché siano trasformati in biocarburanti di alta qualità.
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Roma, 28 settembre 2018 – Eni e AMA, società pubblica di Roma Capitale, hanno sottoscritto oggi un accordo per avviare, presso le sedi Eni di Roma in piazzale Mattei e in via Ribotta, la raccolta di oli alimentari esausti prodotti nelle abitazioni dei propri dipendenti, affinché siano trasformati in biocarburanti di alta qualità.
AMA installerà presso le sedi contenitori dedicati, che si aggiungeranno
a quelli già disponibili nei dodici centri di raccolta AMA della città,
mentre Eni distribuirà ai circa 1.800 dipendenti un’apposita tanica per
facilitarne la raccolta e il trasporto. Al via anche una campagna informativa interna,
che si inserisce nel programma avviato da Eni per diffondere e consolidare in
tutte le proprie aree di business la logica dell’economia circolare, nel
quadro di una maggiore efficienza e sostenibilità della produzione e utilizzo
dell’energia.
L’olio alimentare di scarto raccolto verrà purificato e inviato
alla Bioraffineria Eni di Venezia, primo esempio al mondo di conversione di una raffineria
di petrolio in bioraffineria, che lo trasformerà in biocarburante di alta qualità,
l’Enidiesel+, che contiene il 15% di prodotto rinnovabile ed è oltre
disponibile in oltre 3500 stazioni di servizio del Cane a sei zampe.
L’accordo siglato oggi è un esempio virtuoso di cooperazione
per lo sviluppo dell’economia circolare: gli oli esausti, o comunque non più
idonei all’alimentazione umana, sono rifiuti che possono essere facilmente dispersi
e quindi divenire un potenziale pericolo per la salute umana, animale e dell’ambiente,
e dannoso in particolare per le infrastrutture fognarie, i depuratori e la falda acquifera;
per contro, se correttamente gestiti e recuperati, costituiscono una risorsa per la
produzione di biocarburanti, lubrificanti e basi per detergenti.
Eni, società leader mondiale nel settore dell’energia, è
impegnata nello sviluppo dei biocarburanti e nella sostenibilità ambientale
dei propri prodotti, in particolare quelli derivati da materie prime non edibili e
derivanti da rifiuti prodotti in ambito urbano per alimentare la Bioraffineria di
Venezia, avviata nel 2014, e quella a Gela, che verrà completata e avviata
entro fine anno.
La convenzione sottoscritta oggi prevede, inoltre, la costituzione di un
tavolo tecnico congiunto per esaminare e valutare la fattibilità dello sviluppo
di progetti industriali finalizzati a valorizzare i rifiuti provenienti dalla raccolta
urbana, attraverso la loro trasformazione in prodotti energetici, quali biocombustibili,
bio olio e idrogeno. AMA, inoltre, valuterà l’opportunità di utilizzare
il carburante Enidiesel+ nei mezzi aziendali, al fine di ridurre l’impatto ambientale.
I test effettuati nei laboratori Eni a San Donato Milanese, in collaborazione
e con la supervisione dell’Istituto Motori del CNR di Napoli, hanno infatti
validato che l’utilizzo di Enidiesel+ riduce le emissioni inquinanti, in particolare
ossidi di azoto, particolato primario e secondario, e delle particelle ultrafini,
ma riduce anche i consumi, quale conseguenza dell’elevato potere calorifico
della componente biologica.
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