Siamo talmente abituati a utilizzare software in qualunque momento della giornata, che tendiamo a dimenticarci della straordinaria importanza che rivestono nelle nostre vite. Usiamo software per scrivere o per navigare sul web, per scattare e modificare fotografie, per inviare mail o messaggi su WhatsApp. Non solo: sempre più spesso i software regolano il funzionamento delle nostre automobili, dei termostati di frigoriferi, lavatrici.
L’elenco è interminabile. La maggior parte delle azioni quotidiane vengono eseguite attraverso un programma informatico, al punto che uno dei guru della Silicon Valley, Marc Andreessen, ha scritto che “i software stanno divorando il mondo”. Un’affermazione forte dietro la quale non si nasconde nessuna critica, bensì la constatazione di come gli strumenti digitali che ogni giorno ci permettono di compiere le nostre attività, abbiano raggiunto un’eccezionale influenza su tutti noi.
Questo non vale soltanto per i programmi di uso comune, ma anche per i software che stanno alla base di alcune delle più grandi innovazioni degli ultimi anni. L’intelligenza artificiale, (un software) è in grado di elaborare immense quantità di big data permettendoci di riconoscere i tumori della pelle più accuratamente di un medico, di tradurre da una lingua all’altra con una precisione sempre maggiore, solo per fare qualche esempio. La blockchain ha rivoluzionato il mondo della finanza e sta entrando nel processo di innovazione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. Lo stesso vale per i programmi che consentono ai supercomputer di sequenziare il genoma umano o di fare previsioni meteorologiche sempre più accurate.
Alcuni dei software più importanti hanno cruciali applicazioni industriali: è il caso di Echelon, sviluppato grazie alla partnership tra Eni e la statunitense Stone Ridge Techology. Tecnicamente, è un “simulatore avanzato di giacimento per l’ottimizzazione del monitoraggio, sviluppo e produzione di petrolio e gas”. In parole più semplici, si tratta di un programma capace di simulare il comportamento dei giacimenti. Eni se ne avvale nelle sue interpretazioni e decisioni aziendali. A differenza di altri prodotti già presenti sul mercato, Echelon presenta tempi di elaborazione ridotti, mantenendo però, grande precisione. Assieme ad HPC5, il supercomputer annunciato a ottobre 2019, che porterà la potenza di calcolo a disposizione fino a 52 petaFLOPS (52 milioni di miliardi di operazioni al secondo), rappresenta una nuova importante tappa verso il traguardo della trasformazione digitale.
Ci si sofferma, sempre più sulla potenza dei computer e si presta meno attenzione all’operato dell’uomo, che permette di mettere a frutto la capacità di calcolo delle macchine. Riprendendo un celebre slogan, si potrebbe dire che “la potenza è nulla senza il controllo”. Una frase semplice ma forte, che riflette la necessità di trovare un equilibrio.