A livello mondiale, stiamo assistendo a una rapida transizione energetica che sta ridefinendo le modalità attutali di produzione, distribuzione e consumo di energia. Alla base di questa transizione si trovano le rinnovabili: sostenibili, accessibili e affidabili, saranno queste fonti ad alimentare il futuro. Il rapido sviluppo delle rinnovabili si deve al suo robusto business case, sostenuto da riduzioni dei costi, innovazioni e normative che ne permettono l’attuazione. Secondo uno studio dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), entro il 2020 queste fonti costituiranno l’opzione più economica per la produzione di energia elettrica in molte zone del pianeta. Inoltre, la necessità urgente di contrastare il cambiamento climatico sta dando ulteriore slancio al ricorso alle rinnovabili. Pertanto, molti paesi in tutto il mondo mirano ad aumentare la propria quota di queste risorse.
Impegnati a soddisfare la crescente domanda di energia interna e a diversificare le rispettive economie, i paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) sono sempre più protagonisti di questo slancio globale. Pur essendo sempre stati noti per le riserve di gas e petrolio, i paesi del Golfo dispongono di un notevole potenziale in termini di energia rinnovabile (e precisamente solare) grazie alla loro posizione nella cosiddetta Global Sunbelt (“Cintura del Sole mondiale”), una delle zone a più elevato irraggiamento solare del pianeta. Oltre ad analizzare i progressi compiuti in questi paesi per quanto riguarda l’avvio di quadri politici, normativi e finanziari effettivamente in grado di attuare tale transizione, il rapporto dell’IRENA pubblicato lo scorso gennaio (“Regional Energy Market Analysis: for the GCC for 2019”) traccia le prospettive per lo sviluppo delle rinnovabili nella regione.