In un mondo sempre più urbanizzato e alla ricerca di soluzioni efficaci in risposta al cambiamento climatico, la mobilità sostenibile è diventata una vera e propria necessità. Secondo i calcoli dell'Agenzia per la Protezione Ambientale statunitense, nel 2018 le emissioni di gas serra generate dai trasporti hanno rappresentato il 28,2% del totale negli Stati Uniti. Il settore dei trasporti è di importanza cruciale per lo spostamento delle persone e delle merci nelle economie e nelle società moderne, e un approccio responsabile alla mobilità richiede l'implementazione rapida di tecnologie alternative. In questo contesto, i combustibili come l'idrogeno ricavato da fonti rinnovabili e i carburanti di origine vegetale sono destinati ad assumere un ruolo sempre più centrale, sia nell'immediato che in un'ottica di lungo termine.
L'idrogeno, già usato in tutto il mondo per autobus e automobili alimentati con celle a combustibile, ha il grande vantaggio di avere come unico sottoprodotto l'acqua, emessa in forma di vapore. Tuttavia, poiché per produrre l'idrogeno si utilizzano soprattutto materie prime fossili —con un processo che di per sé genera alti livelli di emissioni— molti ricercatori si sono dedicati negli ultimi decenni alla ricerca di fonti rinnovabili per la sua produzione. Nonostante i considerevoli costi associati alla tecnologia delle celle a combustibile, le case automobilistiche sono ancora interessate. Volvo e Daimler, infatti, hanno recentemente annunciato una partnership per lo sviluppo di sistemi basati su celle a combustibile per veicoli con carichi di lavoro gravosi.