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Maker Faire Rome 2022

Dal 7 al 9 ottobre Eni ha ospitato nell’area dell’ex Gazometro Ostiense la decima edizione della manifestazione sull’innovazione e si è confermata Main Partner.

03 ottobre 2022
5 min di lettura
03 ottobre 2022
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Dieci anni di innovazione tecnologica per la transizione ecologica

Maker Faire Rome, evento internazionale che facilita e racconta l’innovazione tecnologica connettendo le persone e le idee, ha festeggiato quest’anno la decima edizione. Eni si è confermata Main Partner per il nono anno consecutivo e ha rinnovato la propria presenza ospitando la manifestazione nei propri spazi dell’ex Gazometro al quartiere Ostiense di Roma dal 7 al 9 ottobre.

Maker Faire Rome – The European Edition (MFR) è la più grande manifestazione del genere al di fuori degli Stati Uniti. La decima edizione, speciale per la ricorrenza, è stata accompagnata da una serie di iniziative fisiche e digitali anche oltre la durata dell’evento.

L’innovazione tecnologica è uno dei valori chiave nel percorso di Eni verso la Just Transition, ossia una transizione energetica che sia equa non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico e sociale. Attraverso la partecipazione a Maker Faire, Eni ha voluto rafforzare il racconto del proprio impegno nel percorso di decarbonizzazione verso le zero emissioni assolute nette.

 

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Negli spazi del Gazometro, il Tokamak diventa “creazione architettonica”

Oltre a ospitare la manifestazione, Eni è stata presente con due spazi interattivi aperti al pubblico. Il primo consisteva in una installazione realizzata in collaborazione con CRA – Carlo Ratti Associati e Italo Rota, volta a raccontare ai visitatori la fusione a confinamento magnetico, la tecnologia che renderà possibile l’energia da fusione, e consentirà di produrre grandi quantità di energia in modo sicuro, pulito e virtualmente illimitato. Si tratta dello stesso processo con cui anche il Sole e le stelle generano la propria. 

Il progetto ha ripreso “metaforicamente” la forma del tokamak, prototipo di reattore, componente fondamentale del processo di fusione a confinamento magnetico, una tecnologia “game changer” che potrebbe offrire una nuova forma di energia più pulita, più sicura e virtualmente illimitata.

In questo ambito di ricerca, Eni è tra i principali investitori del CFS (Commonwealth Fusion Systems), società spin-out del Massachusetts Institute of Technology (MIT).

La struttura dell’installazione a firma di Carlo Ratti e Italo Rota, era di un acceso color rosso, si inseriva all’interno del Gazometro, uno dei più piccoli dell’area, e instaurava un rapporto sia con il contesto che con l’atmosfera dell’evento. Una volta giunti all’interno dell’installazione, i visitatori potevano camminare lungo un percorso multimediale con pannelli led che raccontavano il funzionamento, gli usi e il potenziale di questa tecnologia breakthrough. Attraverso contenuti audio-visivi, il pubblico poteva godere di una esperienza immersiva e diventare più consapevole delle notevoli potenzialità di questa nuova forma di energia.

Eni 2050 lab

Situato all’interno dell’edificio 30, è nato “Eni 2050 lab”, un vero e proprio tecnopolo, dedicato ai progetti e alle tecnologie innovative che Eni sta sviluppando nei propri centri di ricerca. Uno spazio polifunzionale che ospita anche un laboratorio a vista con apparecchiature ipertecnologiche, un’area di monitoraggio e una di visualizzazione immersiva di modellistica avanzata basata sui supercomputer di Eni HPC4 e HPC5. Al suo interno è possibile scoprire alcune delle tecnologie e dei prodotti di Eni per la decarbonizzazione, tra queste: il sistema ISWEC, che produce energia dal moto ondoso; la robotica aerea, terrestre e sottomarina (Roger e Clean Sea); i biocarburanti avanzati prodotti da filiere agri-feedstock e waste&residue; le tecnologie della filiera CCUS (Carbon Capture Utilization & Storage) per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio della CO2; alcune tecnologie per il ripristino ambientale (e-Hyrec e Fitorimedio) e un modello evocativo della fusione a confinamento magnetico.

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Fusione a confinamento magnetico: l’energia che imita le stelle

Una fonte di energia sicura, sostenibile e inesauribile: una possibile svolta nel percorso di decarbonizzazione che stiamo contribuendo a realizzare.

Scopri di più

Il complesso Ostiense

Ospitando Maker Faire Rome per il terzo anno consecutivo presso i propri spazi di Roma Ostiense, nell’area dell’ex Gazometro, Eni ha riaperto il sito al pubblico per qualche giorno. Per far sì che l’innovazione tecnologica possa essere volano della transizione energetica, c’è bisogno di luoghi come questo, che possano catalizzarla e trasformarla in iniziative concrete. Nel contesto architettonico del Gazometro Ostiense, infatti, Eni sta procedendo al progressivo recupero delle aree industriali e alle opere di bonifica per creare un vero e proprio “Distretto dell’Innovazione” con aree dedicate allo sviluppo e alla sperimentazione per l’innovazione nel campo delle nuove energie, anche con la partecipazione di altre imprese, start up, università e centri di ricerca. Qui è già stato inserito l’headquarter di Joule, la Scuola di Eni per l’Impresa, anch'essa presente tra gli espositori della Maker Faire Rome 2022.