Che cos’è una transizione energetica e quali elementi la caratterizzano? È importante partire approfondendo questo tema, poiché ci consente di conoscere meccanismi, nessi logici e vincoli tecnologici o di altro tipo che governano il processo di cambiamento del sistema energetico e ne determinano direzione e velocità.
La transizione energetica è un processo che accompagna la storia dell’uomo fin dalla sua nascita e ha consentito lo sviluppo e il progresso della civiltà umana. Per comprenderne il significato definiamo gli elementi che la caratterizzano.
La prima caratteristica è di essere (almeno finora) un processo complesso e di lungo periodo, un processo che comporta cambiamenti strutturali nelle modalità di produzione e utilizzo di energia da parte dell’uomo, modalità spesso indicate con il termine di “paradigma energetico”.
La seconda caratteristica è che una transizione energetica ha un impatto significativo sullo sviluppo economico, sulla qualità della vita dell’uomo, sull’organizzazione sociale e sull’ambiente. Per questo motivo, nei paesi non ancora toccati in modo pervasivo dall’ultima transizione energetica –innescata dalla prima rivoluzione industriale, come vedremo in un prossimo articolo - e in cui ampie fasce di società non hanno accesso a fonti moderne di energia, i benefici sociali di una sua diffusione sono potenzialmente enormi. In questi Paesi, ad esempio, il semplice passaggio da una candela all’energia elettrica consentirebbe alla popolazione giovane di studiare in condizioni ottimali e di poter contribuire così al progresso del paese, affrancando non solo se stessi dal fenomeno della povertà.
Infine, non dobbiamo pensare alla transizione energetica come a un processo monolitico, associato alla sola applicazione di una nuova tecnologia o alla sola diffusione di una nuova fonte energetica. Alla base di ogni transizione energetica vi sono «molteplici transizioni» che interagiscono e si alimentano tra loro e che riguardano più di una delle principali componenti di un sistema energetico:
1. le fonti primarie di energia (fonti che si trovano in natura, come il carbone, il petrolio e il gas naturale);
2. le macchine e le tecnologie per la conversione di energia (ad esempio: motori elettrici, motori a scoppio, turbine);
3. i vettori energetici (ovvero le forme di energia che – come l’elettricità, la benzina o l’idrogeno– sono originate dalla trasformazione di fonti primari
4. i servizi energetici domandati (ad esempio: riscaldamento, raffrescamento, e più recentemente mobilità sostenibile).