Fatati o stregati, i boschi e le foreste fanno parte del patrimonio culturale di ogni essere umano: a seconda del nostro vissuto, possono rappresentare la via di fuga domenicale dalla città, lo scenario di vicende inquietanti, il set di intrepidi film di avventura o lo sfondo magico di romantiche storie d’amore. Nella nostra immaginazione le foreste sono invincibili, ci sovrastano e allo stesso tempo ci rinfrancano lo spirito. Spesso si dà per scontato il fatto che le foreste siano essenziali per la nostra società e il nostro pianeta e molte persone ignorano che in realtà stanno soffrendo, si stanno degradando, e questo anche in Europa.
Le foreste ricoprono il 30 percento della superficie emersa della Terra e ospitano l’80 percento della sua biodiversità. Forniscono risorse importanti come aria pulita, la regolazione dei flussi idrici, gli habitat per animali e piante, il recupero di terre degradate, la protezione del suolo dall’erosione dell'acqua e del vento, la resilienza ai disastri naturali e al cambiamento climatico. Oltre a tutto ciò, le foreste svolgono un ruolo determinante nell’azione per il clima grazie alla loro capacità di assorbire i gas serra, dal momento che sono in grado di assorbire grandi quantità di carbonio dall’atmosfera fissandolo nella biomassa vivente e morta e nel suolo. Tuttavia, a fronte dell’aumento della domanda di prodotti alimentari conseguente alla crescita della popolazione mondiale, è in corso una conversione delle foreste in terreni agricoli. Tra il 1990 e il 2016 è andata persa una superficie forestale di 1,3 milioni di chilometri quadrati, equivalente a una perdita di circa 800 campi da calcio di foresta all’ora. Le conseguenze possono essere gravi, dato che le emissioni prodotte dall’utilizzo e dai cambiamenti di destinazione del suolo, principalmente a causa della deforestazione, costituiscono la seconda causa principale dei cambiamenti climatici dopo la combustione di combustibili fossili. Se vogliamo combattere i cambiamenti climatici, è importante intervenire in questo settore.