L’Unione Europea insiste sulla linea della sostenibilità e rilancia due nuove importanti misure, finalizzate ad aumentare la trasparenza delle aziende rispetto ai loro investimenti: stiamo parlando dell’etichetta Ecolabel per i prodotti finanziari e del ricorso a un registro unico comunitario, che racchiuda tutti i dati ESG (Environmental, Social and Governance), per tutte le questioni che riguardano la sostenibilità e con un potenziale impatto ambientale. Le tre autorità europee: l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), l’Autorità Bancaria Europea (EBA) e, infine, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA), che si occupano di sorveglianza in ambiti molto delicati come quelli dei mercati finanziari, su questa novità hanno dato il loro contributo.
Una riguarda i dati ESG, che, raccolti in una piattaforma, rendono trasparenti i comportamenti delle aziende con Investimento Responsabile (IR), ovvero di chi, oltre a perseguire i normali obiettivi della gestione finanziaria, considera prioritari gli aspetti legati alla sostenibilità, alle tematiche ambientali e social nonché gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU. Il fine delle autorità europee è di istituire un unico database europeo che racchiuda tutti questi dati ESG, in modo da creare una piattaforma pubblica dove è possibile consultare i dati di aziende, authorities, banche centrali e università. La raccolta dati avrà un regolamento comune che dovrà giocoforza basarsi su una solida infrastruttura di norme che permetta la gestione dei rischi. Il risultato, nelle intenzioni dei proponenti, dovrebbe dare un forte incentivo alla finanza sostenibile, in quanto mette a disposizione un bacino di dati comuni ai quali attingere e uno standard di qualità al quale uniformarsi.