Ogni anno, nei mesi di marzo e di aprile, si festeggiano insieme due importanti giornate: la giornata mondiale del riciclo (Global Recycling Day), giunta alla sua terza edizione, e la Giornata della Terra (Earth Day), istituita nel lontano 1970. Quest’anno, in particolare, entrambi gli anniversari hanno dato molto spazio al concetto di economia circolare associato agli scarti organici che, attraverso la pratica delle “3 erre” vale a dire riutilizza, ricicla e riduci, evita che tonnellate di cibo vadano a finire diritte in discarica. La giornata del riciclo è perciò un appuntamento relativamente giovane, nasce nel 2018 grazie alla Global Recycling Foundation, per celebrare questa pratica, allo scopo di preservare le risorse naturali, diminuire le emissioni di CO2 e assicurare un futuro al nostro pianeta.
Riciclare è una delle azioni alla base dell’economia circolare. L’obiettivo è quello di non buttare via gli oggetti dopo un solo utilizzo, ma reintrodurli nell’uso quotidiano sotto una nuova forma. Un processo difficile ma non impossibile da realizzare. Come per esempio nel caso di Feel the Peel, il Circular juice bar ideato dallo studio di architettura Carlo Ratti Associati (CRA), in collaborazione con Eni, che permette di bere la spremuta di arancia in un bicchiere composto dalla propria buccia.
Questo gigantesco spremiagrumi, alto 3,10 metri, sembra una struttura magica sormontata da una spettacolare cupola di arance (circa 1.550), che scendono una dopo l’altra lungo dei binari, ogni volta che si ordina una spremuta. I frutti cadono quindi nella spremitrice, che taglia le arance in due per estrarne il succo. Le bucce, invece, cadono nella parte inferiore della macchina, dove si accumulano. Una volta essiccate, vengono polverizzate e miscelate con acido polilattico (PLA), un polimero di origine vegetale. Il composto alimenta successivamente una stampante 3D che produce i bicchieri dando una nuova vita alle scorze del frutto, che prima d’ora erano semplicemente scarti. Questa creazione ha avuto una grande risonanza anche perché in linea con le raccomandazioni degli esperti che hanno animato le due giornate dedicate al mondo e alla sua salvaguardia e in conformità con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Eni.
"Il principio di circolarità è un must per la realizzazione degli oggetti di oggi —afferma Carlo Ratti, socio fondatore del CRA con sede a Torino e direttore del Senseable City Lab presso il Massachusetts Institute of Technology—. Con Eni, abbiamo lavorato per mostrare la circolarità in un modo particolarmente tangibile. La macchina ci aiuta a capire come le arance possono essere utilizzate non soltanto per il loro succo ma nella loro integrità. Le prossime iterazioni di Feel the Peel potrebbero includere nuove funzioni, come la stampa di tessuti per abbigliamento provenienti anch’essi dalle fibre delle bucce d'arancia” aggiunge l’architetto.
Feel the Peel è anche un brevetto, presentato per la prima volta in occasione del 40° Meeting di Rimini per l'amicizia tra i popoli alla fine di agosto dello scorso anno. La CRA aveva già collaborato con Eni, per lo sviluppo di una struttura architettonica a base di micelio, radice fibrosa dei funghi, presentata alla Milano Design Week 2019. L'installazione, che ha preso poi il nome di The Circular Garden, ha spinto l’utilizzo del micelio nel design, come esempio del processo di trasformazione e riutilizzo dell’economia circolare: nato dalla terra, una volta finita la sua funzione di utilità, ritorna ad essa. Negli ultimi anni, il micelio è stato impiegato per imballaggi sostenibili e piccoli oggetti simili a mattoni.