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Eni Foundation compie 10 anni

Il 20 aprile 2017, a Roma presso il Centro Congressi Eni, si è svolta la cerimonia per il decennale di Eni Foundation alla presenza degli ambasciatori di Repubblica del Congo, Angola, Ghana, Indonesia, Mozambico e Myanmar.

Da dove siamo partiti

Nei primi anni di attività, la Fondazione ha concentrato maggiormente i propri sforzi sul tema della salute dell’infanzia, focalizzando l’attenzione sulle principali malattie endemiche e sulle patologie che colpiscono i minori e ne compromettono la crescita e il pieno sviluppo. Con questo spirito sono stati realizzati progetti e interventi nell’ambito di alcune delle principali problematiche sanitarie, sostenendo gli sforzi della comunità internazionale per ridurre, nel quadro degli Obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM), l’incidenza di patologie quali malaria, TBC e HIV. Inoltre, sempre a tutela dei diritti dell’infanzia, sono stati realizzati importanti programmi di vaccinazione contro le principali malattie.

I nostri partner

Eni Foundation opera sempre in accordo con i governi locali e con partner istituzionali e privati (ONG), cercando di potenziare la propria azione con tutte le risorse disponibili sul luogo. Con i suoi medici, studiosi, tecnici e operatori pronti ad intervenire nell’interesse delle persone, dovunque esse si trovino, con l’obiettivo di perseguire il bene e farlo nel migliore dei modi.

I progetti nel mondo

Molteplici sono i progetti che Eni Foundation ha portato avanti in questi anni, incontrando le persone e parlando delle loro necessità per migliorarne condizioni di vita con interventi mirati in ambiti come la corretta alimentazione, la sicurezza alimentare, il miglioramento delle tecniche agricole e delle attività di formazione e cultura, implementando i piani sanitari nazionali e regionali.

Tra le iniziative più importanti, la ristrutturazione in Ghana del distretto di Jomoro dove è presente l’ospedale di Half Hassini, in grado di fornire servizi di degenza e di emergenza nell’assistenza ostetrica e neonatale. In Mozambico, ad esempio, nel distretto di Palma, affiancando le autorità locali, sono state messe in atto delle iniziative per rafforzare i servizi di emergenza in modo da ridurre la mortalità neonatale, infantile e materna. Anche qui come in molte altri progetti realizzati da Eni Foundation, l’intervento si è realizzato attraverso attività di formazione del personale medico, infermieristico, tecnico ed amministrativo.

Un progetto sfidante di Eni Foundation è stato quello in Myanmar, nella regione del Magway, della durata di tre anni, che ha avuto l’obiettivo di combattere la malnutrizione e creare nel più breve tempo possibile i pozzi per rendere l’acqua potabile, migliorare le coltivazioni e fornire supporto sanitario a donne e bambini, in accordo con i locali ministeri dell’Energia, della Salute e dell’Agricoltura. 

Un’ iniziativa molto interessante di carattere sanitario e culturale è stata portata avanti attraverso il teatro. Nel Nord del Mozambico con il progetto “Il Teatro fa bene” alcuni attori, attraverso un format particolare basato da un lato sulla teatralizzazione di informazioni di carattere sanitario e alimentare, dall’altro con attività dimostrative e pratiche sull’uso di semplici tecnologie d’ausilio nella quotidianità, hanno avuto come obiettivo quello di trasmettere alla popolazione locale, in particolare a madri e bambini, conoscenze su buone pratiche igienico-sanitarie e alimentari in un modo più efficace di quanto consentano altre forme di comunicazione spesso assenti nei villaggi.

L’attività di Eni Foundation si è concentrata inoltre in Angola, a Kilamba Kiaxi, dove sono stati raggiunti importanti risultati come il miglioramento dei servizi sanitari e la lotta alla malnutrizione, mentre nella Repubblica del Congo, nelle regioni di Kouilou, Niari e Cuvette sono notevolmente migliorate le strutture sanitarie per l’infanzia ed è stato portato avanti un imponente programma di vaccinazioni.